Fermarsi ad ascoltare, a pensare e, solo poi, decidere con la propria testa è diventato quasi un lusso in un mondo in cui ci troviamo costantemente sommersi da informazioni, urla e bugie.
Sì, perché chi ci governa, la politica in generale, non ci permette mai di ascoltare e decidere liberamente.
Parlo di quella politica che non ci rappresenta mai, che cerca solo di cambiare colore, rappresentante, promettendo di volta in volta risultati sempre più irraggiungibili ma che, alla fine, non cambia mai.
Sì perché la politica non lavora per portare reali risultati alla popolazione.
Noi italiani per troppi anni abbiamo lasciato che continuasse così, assopiti da una situazione problematica che ci appariva immutabile.
Ci hanno inculcato l’idea che viviamo in uno Stato composto da approfittatori e truffatori come coloro che sono stati al governo in questi anni, in uno Stato profondamente malato.
Ed è così che persone come me, come voi, ogni giorno lavorano, si impegnano a fare ciò che gli riesce meglio, pagano le tasse e non perdono tempo a preoccuparsi per uno Stato “rotto”, sperando solo che prima o poi chi è al potere riesca a far riprendere a funzionare questo meccanismo.
Così, in realtà, non abbiamo perso solo il nostro tempo ma stiamo perdendo anche il nostro Paese.
Siamo un popolo con tantissime virtù e, anche ad oggi, travolti da questa emergenza, siamo noi cittadini a tenere a galla questo paese, siamo noi che stiamo agendo con i fatti.
Ogni giorno continuando a lavorare onestamente o a rimanere a casa nel rispetto delle regole, di noi stessi ma soprattutto della nostra comunità.
Ci stiamo dimostrano un popolo tenace ma chi ci governa ci sta portando rispetto? Sta spendendo questi soldi in un’ottica costruttiva?
La politica in questa maniera ha carta bianca e sta prendendo delle scelte che prevedono lo stanziamento di cifre altissime che se non spese con il giusto riguardo graveranno sulle nostre spalle e sulle quelle dei nostri figli a vita. Da sempre, un debito è capace di rendere un uomo schiavo, nel nostro caso schiavo di una politica che lo deruba e dà poco o nulla in cambio.
Per questo noi dobbiamo ora più che mai appellarci all’unica Unione che ci è rimasta, e no, non mi riferisco sicuramente a quella Europea, mi riferisco a noi tutti come popolo italiano che siamo e dobbiamo rimanere uniti per farci finalmente valere una volta finita tutta questa situazione.
Per riprenderci e rialzare la testa con orgoglio.
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