“Sei sempre di corsa”, “devo rincorrerti”, “non farti correr dietro per prendere un aperitivo, sono mesi che non ci vediamo”.

Se devo fare la top list delle parole da backuppare più presenti nel mio smartphone la parola correre in tutte le declinazioni del caso è più ricorrente che in quella di un maratoneta.

Difficile spiegare, ma è così, se scegli di vivere di corsa, animato dalla passione per quello che fai, è durissimo che anche chi incrocia o cammina gran parte del suo cammino al tuo fianco, abbia una capacità di comprendere pari a te che la vivi a tempo pieno.

Pretenderlo non ha senso, nemmeno per noi stessi.

Mi consolo quando leggo di non essere solo.

Ecco perché voglio condividere le parole di un grande uomo come Niki Lauda, scomparso poco tempo fa ma vivo n ella memoria di tutti noi: «Trovare l’equilibrio sapendo che il tuo modo personale per arrivare alla felicità è spesso in conflitto con quanto desiderano tua moglie, la tua famiglia.

La gente scontenta è scontrosa perché annega nella noia o non sa che cosa fare.

Anche se non hai un lavoro devi impegnare il tuo tempo in cose banali.

L’infelicità prospera dove mancano le passioni».

(fonte: Vite di Corsa – Pino Allievi).

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