Non mi interessa addentrarmi direttamente nei dettagli della vicenda, che nel nostro Paese si è talmente arricchita di tali male odori, che viene quasi da vederla come ovvietà alle quali assuefarsi (cosa che io non reggo), considerando che viviamo nella penisola dove i malati di sesso poggiano il sedere oltre che sulle vittime, in tutte le poltrone di potere, con un sistema che fa sì che si proteggano tra loro.
La moda passa- dicono. Per fortuna, aggiungo. Lo stile resta – continua Coco Chanel. Sì, ma possiamo tenere un occhio sul passato pur non rinunciando alla contemporaneità di un presente tutto da vivere e non solo da indossare? Mi domando.
Tre giorni di grandi soddisfazioni per tutto il team Miamo. E un’immagine che rimarrà sempre nei nostri cuori.
Ho la fortuna e il privilegio di essere cresciuto con due modelli femminili il cui valore è inquantificabile.
Mia mamma Elena, mia sorella Camilla.
San Valentino scontenta tutti. E io Miamo.
Non c’è santo più bistrattato. Senza scomodare Vanzina, “e anche San Valentino ce lo siamo tolto dai…”. Non per niente, a me poi personalmente non ha mai fatto alcun torto, né la ricorrenza, men che meno il Santo, ma sentendo a destra e a sinistra il tormentone di questi giorni, non vorrei essere stato al suo posto nemmeno in cambio dell’eterna giovinezza (per quella ci pensiamo noi con Miamo).
L’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo mi ha spinto a una riflessione che riguarda la moda in senso più ampio rispetto alle cose da indossare e alle idee presentate in anteprima che aiutano gli uomini a indirizzarsi verso gli acquisti per il guardaroba del futuro.
Cosa ci faccio faccia a faccia con il Presidente degli Stati Uniti d’America.
Quando Palma Sopito, visionario editore di 3D Magazine mi ha proposto di posare per la cover del nuovo numero della rivista, non sapevo, non ancora, chi sarebbe stato “l’altro”.
Sì perché 3D ha sempre due copertine, una ufficiale e una a sorpresa, oserei dire.
La sorpresa quando ho scoperto che vicino a me ci sarebbe stato l’uomo più chiacchierato del momento, ve la lascio immaginare.
Non scrivo da tempo, e questo la dice lunga sul mio rapporto con l’arte del blog.
Se non ho niente da dire, o meglio, quando sono impegnato nel fare, preferisco concentrarmi sulle mie priorità.
Di opinionisti della rete seriali, ne è piena la rete. Ma ci sono occasioni nelle quali mi è quasi impossibile tacere.
In questo post voglio parlare di moda maschile, argomento che non mi tocca professionalmente, ma in quanto appassionato e, ça va sans dire, consumatore.